Il Parco Letterario Salvatore Quasimodo “La Terra Impareggiabile”, uno dei diciassette nel Mezzogiorno finanziati dalla Commissione Europea, ha alla base un’idea-progetto realizzata dall’Associazione Impegno Civile di Messina, dall’Associazione Cielozero di Palermo e dalla cooperativa Etnos di Modica, coordinati da Alessandro Quasimodo, figlio ed erede del poeta premio Nobel nel 1959.
Le attività del Parco, inaugurato il 14 giugno 2000, sono finalizzate ad evidenziare le connessioni esistenti tra l’opera di Quasimodo e i luoghi di quella Sicilia, sensibile e ideale, che racchiudono il significato più autentico della sua rivelazione poetica. Ricreando la trama tessuta dall’operaio di sogni, sublimata nell’intreccio degli aspetti mitici e onirici che ne contraddistinguono i luoghi di ispirazione, ci si muove su un percorso intersecante le località di Modica, Roccalumera, Tindari, Messina, le Eolie, Siracusa, l’Anapo e Pantalica, e Agrigento.
Poli principali sono: Modica, la città che ha dato i natali al poeta il 20 agosto del 1901, e Roccalumera, luogo di origine della famiglia Quasimodo.
A Modica, oltre a Casa Quasimodo, è attivo un altro sito: La Stanza della Poesia, la cui ideazione e realizzazione è stata curata da Fabio Bettonica e Luca Andrea Sarni. Il visitatore, attraversando gli ambienti del nuovo museo, è investito da una sensazione di “immersione nella poesia”: grandi pagine di libro infatti, illuminandosi a turno, unitamente alla voce del poeta che ne leggerà il contenuto, lo guideranno introducendolo alla poesia quasimodiana con un impatto emotivo-percettivo. Secondo gli autori, quindi, “…la poesia si trasforma in un luogo da attraversare fisicamente; raggiunge il visitatore, lo avvolge e si offre all’ascolto e alla vista in una dimensione insolita, trasformando lo spazio e il tempo: la poesia stessa costruisce i luoghi e scandisce il ritmo della nostra permanenza…”.
A Roccalumera sono visitabili: la Torre Saracena, monumento storico della cittadina jonica che ispirò a Quasimodo la poesia “Vicino ad una torre saracena, per il fratello morto”, all’interno della quale è allestita una esposizione permanente, riproducente gouaches dipinte dallo stesso Quasimodo, ed è anche possibile assistere alla proiezione di un video, che fornisce ulteriori testimonianze sulla vita e l’opera del poeta siciliano; il Museo della Stazione, che accoglie oggetti provenienti da uno dei suoi studi milanesi. Infine, sono attualmente in via di individuazione le soluzioni ottimali per la visita all’area, nella quale si trovano le miniere create per l’estrazione dell’allume di rocca.