Gli occhi aperti
13’ • Italia, 1996 • 35 mm colore
Scritto e diretto da Angelo Ruta
Cast
- Pasqualino Pasella (Goran)
- Carla Chiarelli (Liliana)
- Fabio Mazzari (Fabio)
- Lello Cassinotti (Lello)
- Mauro Ramerio (Zeljko)
- Marta Rabbiosi (la Madonna)
- Arianna Marano (una ragazza dell’albergo)
- Direttore della fotografia Sergio De Feudis
- Montaggio Carlotta Cristiani
- Musiche The Klezmatics (Piranha Musik)
- Scene Totoy Santoro
- Costumi Donatella Cianchetti
- Trucco Benedetta De Leonardis
Riconoscimenti
- Primo premio concorso Spazio Italia al XIV Torino Film Festival
- Premio della Stampa “Achille Valdata” al XIV Torino Film Festival
- Premio alla regia al I Genova Film Festival
IL FILM
Goran è un bambino visionario, che una troupe di giornalisti italiani trova al rientro da un reportage di guerra sui Balcani, durante il conflitto che tra il 1989 e il 1996 ha visto frantumarsi la Jugoslavia.
Il bambino assiste a misteriose apparizioni della Madonna nel luogo in cui hanno ucciso i suoi genitori e bruciato la sua casa; e i giornalisti lo convincono a filmare in diretta il miracolo.
NOTA DELL’AUTORE
L’idea de Gli occhi aperti è nata per caso, credo nel ’95, quando imperversava la guerra sui Balcani (iniziata nell’89) e in Italia avveniva uno dei miracoli che periodicamente scuotono le coscienze, una lacrimazione o una visione, non ricordo bene: e la cronaca metteva accanto, involontariamente, morti e carneficine da una parte, testimonianze di fede e pellegrinaggi dall’altra. C’era un senso di impotenza di fronte al quotidiano e un distratto interesse mistico verso il soprannaturale.
Questo lo spunto iniziale, da cui poi la storia si è sviluppata secondo il mio modo di sentire, che vede nella casualità delle circostanze la chiave di interpretazione delle vicende umane; ne Gli occhi aperti i carnefici sono da una parte e dall’altra e sono carnefici inconsapevoli, sia che si tratti di giornalisti o di vittime della guerra, carnefici per sopravvivere.